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Quando muore una persona cara, ognuno vive il lutto a modo proprio. Roberto, stimato fumettista, in occasione della commemorazione della morte del suo migliore amico Vincenzo, torna a Svevia, paesino dell'Abruzzo dove ha trascorso gli anni più belli della sua giovinezza. L'incontro con il gruppo di amici d'infanzia, e il respirare di nuovo l'aria del luogo, trasformano il ritorno nel piccolo borgo in un'esperienza interiore. I fantasmi del passato si rimescolano con il presente, i ricordi si materializzano vividi davanti ai suoi occhi, in una combinazione di allegria, sgomento, dolcezza e nostalgia: i primi amori, i pranzi con la nonna, le case stregate, le partite di calcetto e la memorabile cilena di Vincenzo. Gli aneddoti si susseguono ricostruendo la storia del posto, che per molti anni è stato il micro-mondo di Roberto. Ma questa è soprattutto la storia di un'amicizia, quell'amicizia che farà sempre parte delle fondamenta del nostro essere. "L'ultima cilena" è una struggente ballata dedicata all'adolescenza, quella passata tra cortili e campetti polverosi, quella a cui ripensi con un sorriso agrodolce quando già hai oltrepassato il confine da cui raramente si torna indietro.